Il ritorno di Cristo

Il Nuovo Testamento insegna che Gesù tornerà alla fine della storia di questo mondo.

Ora, mentre ci si preoccupa per mille cose, questo fatto non pare minimamente interessare alla stragrande maggioranza delle persone: dimostrazione in più che, nella sostanza, non siamo un Paese di cristiani, giacché “cristiano” significa discepolo, seguace di Cristo”, e chi dice di esserlo dovrebbe essere massimamente interessato alla questione.

Diamo allora in questo articolo le informazioni bibliche essenziali al riguardo, fissando alcuni punti affiancati dai versetti neotestamentari di riferimento (tratti dunque da Vangeli, Atti degli Apostoli, Lettere apostoliche, Apocalisse), augurandoci che almeno qualcuno possa e voglia leggerli, per potersi regolare di conseguenza.

Può essere un modo per avvicinarsi alla Bibbia, oppure, per chi già l’avesse fatto, per approfondire e verificare un aspetto così decisivo. Da parte nostra saremo ovviamente felici di parlarne assieme con chi lo volesse. A confrontarci sulla Parola di Dio, insomma.

Il ritorno di Cristo:

È proprio certo che avverrà?

Sì, è una promessa precisa (Atti degli Apostoli 1:9-11; 1ª Corinzi 15; 1ª Tessalonicesi 4:16; 2ª Pietro 3:4)

Ma quando avverrà?

Non lo sa nessuno, potrebbe essere adesso come fra un secolo o chissà quando (Matteo 24:44.50, 25:13; 1ª Tessalonicesi 5:2; 2ª Pietro 3:10).

Sappiamo almeno che cosa succederà?

–        Sì, conosciamo l’essenziale, ciò che basta per regolarci, per prepararci, dunque per trarne le conseguenze pratiche (Ebrei 4:11, 10:30-31; 2ª Pietro 3:11.14.17-18; 1ª Giovanni 3:3).

–        Sarà l’ultimo giorno, la fine di questo mondo, di questo sistema di cose (Giovanni 6:39, 11:24; 1ª Corinzi 1:7-8, 15:24).

–        Dunque, tutto ciò che vediamo adesso sarà distrutto (2ª Pietro 3:10.12).

–       Non ci sarà più tempo per prepararsi, perciò dobbiamo pensarci per tempo (Matteo 25:1-13; cfr. Ebrei 9:27).

–       Seguirà una realtà completamente nuova (2ª Pietro 3:13; Apocalisse 21-22).

–      I morti risusciteranno: prima quelli che sono morti in Cristo, ovvero in piena comunione con Lui (i veri credenti in Cristo, dunque) e poi gli altri (Atti degli Apostoli 24:14-16; 1ª Corinzi 15:23-24; 1ª Tessalonicesi 4:16).

–    I veri discepoli trovati al ritorno di Cristo ancora viventi sulla terra saranno trasformati nei loro corpi e raggiungeranno il Signore nel Cielo (1ª Tessalonicesi 4:17; cfr. 1ª Corinzi 15:52).

–        Ci saranno la Risurrezione generale e il Giudizio Universale, ossia tanto per i giusti, quanto per gli ingiusti (Matteo 25:31-46; Giovanni 5:28-29; Romani 14:10-12; 2Pt 3:7)

–        Il Giudizio si baserà sull’aderenza o meno di ciascuno alla Parola di Dio (Giovanni 12:48; 2ª Corinzi 5:9-10; Apocalisse 20:12-13)

–        Il Signore separerà gli uni dagli altri (i suoi da chi non lo è) in modo irrevocabile (Matteo 25:32-33; Luca 16:23-26; Apocalisse 20:15).

–       Seguiranno la felicità eterna, nel luogo preparato dal Signore per i suoi discepoli (Giovanni 14:2), oppure le pene eterne, ovvero l’eterna lontananza da Dio (Matteo 13:43, 25:46; cfr. Marco 9:43-44; Apocalisse 20:10, 22:5).

–       Gesù sottoporrà a sé tutti i suoi nemici, consegnerà il Regno nelle mani del Padre e si sottoporrà a lui (1ª Corinzi 15:24-28).

–      La morte sarà annientata, dunque la vita sarà eterna (1ª Corinzi 15:26.54).

–        Dio sarà tutto in tutti (in tutti i salvati, si intende – 1ª Corinzi 15:28) nella “Gerusalemme celeste”, espressione che troviamo nell’Apocalisse (vedi i brani sopra citati) per indicare il luogo meraviglioso preparato per la vita eterna con il Signore.

La domanda finale non può che essere: ci stiamo preparando?

Valerio Marchi

CONDIVIDI

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su telegram
Condividi su whatsapp
Condividi su email

LEGGI ANCHE