D:Ci sono molte Bibbie in commercio, ma non ne ho mai vista una della Chiesa di Cristo. Avete una vostra Bibbia? Se non ne avete una vostra ufficiale, quale usate e quale consigliate? (Domanda che ci viene frequentemente rivolta).
R:Premettiamo che, ovviamente, la Bibbia è una sola e molte sono le versioni della Bibbia, ossia le traduzioni nelle diverse lingue fatte dagli esperti a partire dagli antichi manoscritti in ebraico, aramaico e greco. Vi sono alcune buone versioni in Italiano e, per questo motivo, non sentiamo il bisogno di produrne una “nostra”: si tratterebbe di un lavoro molto, molto impegnativo che non aggiungerebbe comunque granché a quanto è già stato fatto finora. Inoltre, non avendo le Chiese di Cristo una struttura sovra-congregazionale (perché ogni comunità locale – pur in contatto con la altre – fa capo a se stessa, decidendo autonomamente ogni cosa che la riguarda), anche nel caso che alcuni di noi si occupassero della traduzione della Bibbia, non per questo tale versione sarebbe automaticamente adottata da tutte le Chiese di Cristo sparse nel nostro Paese (alcune o molte di esse, infatti, potrebbero continuare a usarne altre). Concretamente, ogni cristiano si avvale, per le proprie letture personali, delle versioni che ritiene più di suo gradimento, mentre in genere ogni congregazione ne sceglie una comune da adoperare durante le riunioni, affinché tutti i presenti possano seguire gli studi biblici sullo stesso testo (a Udine, da alcuni anni, come comunità utilizziamo la La Nuova Diodati). Segnaliamo positivamente (senza che si possa mai parlare di perfezione, la quale, ovviamente, non esiste in nessuna traduzione) anche la Nuova Riveduta del Luzzi (si tratta di versioni provenienti da ambito protestante).
Privatamente, molti di noi usano anche La Bibbia Concordata (tradotta col contributo di studiosi di varie confessioni) e alcune versioni cattoliche quali, ad esempio, La Bibbia di Gerusalemme o quella della CEI. Riguardo a queste ultime, però, avvertiamo che, oltre ai libri biblici veri e propri, contengono nell’Antico Testamento sette libri in più detti “deuterocanonici” (ossia appartenenti a un secondo canone, o criterio di individuazione dei libri sacri, sancito dal Concilio di Trento nel secolo XVI: si tratta di Giuditta, Tobia, 1-2Maccabei, Sapienza, Siracide o Ecclesiastico, Baruc); sono libri in parte edificanti, ma non ispirati da Dio e arbitrariamente aggiunti dalle autorità cattoliche. Inoltre, le versioni cattoliche inseriscono numerose note che, alle volte, tendono più a introdurre e legittimare dottrine proprie (non conformi alla Bibbia) che a spiegare il testo sacro.
Sconsigliamo vivamente la Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture prodotta dalla Società Torre di Guardia dei Testimoni di Geova (ripiena di errori, con una spiccata tendenza a condizionare il testo in modo da giustificare alcune loro fondamentali dottrine non bibliche) e le versioni cosiddette in lingua corrente (le quali, per avvicinare il più possibile il linguaggio biblico a quello odierno, finiscono spesso con l’essere più parafrasi della Bibbia che non traduzioni vere e proprie della stessa, e contengono inoltre vari punti decisamente contestabili).
Sia chiaro che quanto diciamo non vuole essere una forma di “pubblicità” né positiva né negativa per le traduzioni menzionate: abbiamo solo espresso la nostra opinione facendo alcuni esempi (come già detto, infatti, ci sono non poche altre versioni in commercio).